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Nel corso del '900 sono state selezionate due razze in particolare, derivate entrambe dall'accoppiamento di un pastore tedesco con delle lupe. La prima ad essere stata riconosciuta, nel 1975, fu il Cane Lupo di Saarloos. Selezionato dal sig. L. Saarloos perchè afflitto dall'estrema manipolazione eseguita dall'uomo su razze come il Pastore tedesco, decise di "rinfrescare" e di irrobustire la razza incrociandola con una lupa europea, presa dallo zoo di Amsterdam. Cominciò così ad allevare e selezionare, creando così le basi dell'odiena razza. Nel corso della sua selezione inserì nel suo progetto di allevamento più lupe, andando così a ottenere soggetti psicologicamente più affini al lupo. Creò un lupo domestico, perfetto cane da compagnia, da dover inserire nella famiglia come componente a tutti gli effetti. Nel 1982, grazie al comitato nazionale delle associazioni dell' URSS dell'epoca, fu riconosciuto il Cane Lupo Cecoslovacco, e nel 1989 rfu riconosciuta ufficialmente dall'FCI. L'inizio di questa razza cominciò sulla frontiera della Repubblica Cecoslovacca. La situazione dell’armata in quel periodo permise al colonnello Karel Hartl di provare ad incrociare i lupi dei Carpazi con i Pastori Tedeschi a titolo di prova biologica. Queste prove mostrarono che era possibile ottenere e allevare altrettanto bene sia l'incrocio lupo/cagna che l'incrocio cane/lupa. La maggior parte di questi prodotti di incrocio disponevano della attitudini genetiche necessarie alla continuazione dell'allevamento. Si volle così ottenere, grazie ad un'attenta e rigida selezione, cani addestrabili e fisicamente robusti come il lupo. E’ un cane versatile, intelligente e fortemente ricettivo; ottimo nella difesa e nella guardia poiché diversamente dalle altre razze, considera l’intruso come sua preda attaccandolo anche alle spalle. Cane molto più impegnativo rispetto al Cane Lupo di Saarloos, per la sua competizione con i componenti della famiglia per la sua affermazione come capobranco. Esiste un'altra razza, selezionata in Italia dal sig. Mario Messi nell'anno 1966: il Lupo Italiano. Il primo incrocio fu effettuato tra un pastore tedesco con una delle ultime lupe selvatiche provenienti dall'Appennino dell'alto Lazio. Razza tutta italiana non riconosciuta, ma tutelata dall' ETLI (Ente per la Tutela del Lupo Italiano). A partire dal 1988 la razza, su decreto del Presidente della Repubblica, è protetta da una normativa di Stato che, per motivi di conservazione genetica, ne vieta la commercializzazione e la riproduzione al di fuori dell'Ente stesso. Il Lupo Italiano è particolarmente adatto al soccorso, con grande resistenza agli agenti atmosferici, alla fame ed alla sete. a cura di Sara R.Dioguardi
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